Comunicato del 26/01/2010 - parte 1

pubblicato il 26/01/2010

Il Comitato comprende ed in parte condivide l'amarezza per l'ennesimo articolo che parla soprattutto dei problemi (innegabili) del nostro quartiere, evitando accuratamente di evidenziare gli aspetti positivi che comunque lo contraddistinguono.

E' bene notare che l'articolo in questione non è stato sollecitato in alcun modo dal comitato: il giornalista ha chiesto di poterci rivolgere alcune domande in quanto stava realizzando un servizio sul quartiere.

Nonostante lo stesso Presidente e parte dei componenti del Consiglio del Comitato fossero tendenzialmente dubbiosi sull'opportunità di incontrare dei giornalisti (per via delle precedenti esperienze non sempre positive) nel corso di una riunione del Consiglio, al termine di una approfondita discussione e valutazione, si è deciso (quasi all'unanimità dei presenti) di concedere l'intervista, confidando nel fatto che, con il nostro intervento, avremmo potuto cercare di fare comprendere, oltre alle problematiche che affliggono il quartiere, gli aspetti positivi che innegabilmente lo caratterizzano, le realizzazioni già ultimate e la qualità delle soluzioni abitative (aspetto quest'ultimo riportato esplicitamente dal Comitato in occasione di ogni servizio giornalistico a cui ha avuto modo di partecipare ma sempre irrimediabilmente "tagliato" nell'articolo o video finale).

Peraltro, il servizio giornalistico sarebbe stato comunque effettuato, a prescindere dalla presenza o meno dell’intervento del Presidente del Comitato. I giornalisti, molto probabilmente, avrebbero in ogni caso denunciato le problematiche in base al taglio giornalistico che si erano prefissi, e si sarebbero comunque avvalsi delle interviste ai residenti e commercianti incontrati nel quartiere.
Per tali motivi, a posteriori, non reputiamo condivisibili le critiche mosse al nostro indirizzo sull'opportunità della nostro intervento nel contesto di tale servizio giornalistico.
Anche noi discordiamo con il taglio dato al servizio giornalistico che, oltretutto, esordisce con un titolo abbastanza inappropriato (vedi sotto) ma riteniamo, comunque, di aver contribuito a rendere il servizio un po' meno disequilibrato di quanto, probabilmente, sarebbe risultato senza la presenza del nostro rappresentante.

Infatti, durante l'intervista il Presidente del Comitato ha risposto alle domande poste dal giornalista circa le criticità ancora presenti nel quartiere. Oltre a rispondere a tali domande ha però sottolineato anche gli aspetti positivi del quartiere ed il fatto che, anche grazie ai continui contatti con le istituzioni, la situazione era "sbloccata", i lavori procedevano (seppure un po' a rilento) e quindi eravamo abbastanza fiduciosi per il futuro.

Per sostenere con maggiore forza queste tesi il Presidente ha invitato i due giornalisti a visitare il proprio appartamento, per consentire di documentare come le case siano ben rifinite, con elevati standard energetici, e con un parco (quello del trapezio) che sta prendendo forma (di tale visita i giornalisti hanno potuto trarre un filmato).

Inoltre, li ha accompagnati in alcune delle vie del quartiere e ha consigliato di filmare l'asilo, spiegando come sia ormai in via di ultimazione e quasi pronto per il prossimo anno scolastico. Infine si è raccomandato che venissero riprese ed inserite nel servizio le parti del quartiere finite ed in particolare una panoramica su via del Futurismo.

Purtroppo né le dichiarazioni positive sul quartiere né le riprese relative alle parti finite, all'asilo ed all'interno dell'appartamento sono state inserite nel servizio.
Anzi, il titolo del servizio ("Noi, i dimenticati di Santa Giulia") e la prima frase dell'articolo ("Siamo stati abbandonati", presa dal nostro video pubblicato il 5 gennaio 2009 in ben altra situazione) e mutuata anche dall'intervento di uno dei residenti intervistati nel corso del servizio che testualmente dice "ci hanno lasciato allo sbando qua…", vanno nella direzione opposta rispetto a quanto spiegato a proposito del continuo contatto con le istituzioni e soggetti coinvolti nel completamento dei lavori. Il Comitato spesso si trova ad "incalzare" questi interlocutori per i ritardi rispetto al cronoprogramma e per l'andamento eccessivamente lento dei lavori stessi, ma questo continuo scambio non ci fa certo sentire "dimenticati" o peggio "abbandonati".

Più nello specifico, a fronte di un'intervista molto più articolata e completa, le uniche dichiarazioni del Presidente del Comitato riportate del servizio giornalistico, estrapolate dal contesto in cui sono state riferite ed inserite nel video, sono state le seguenti:

1- (domanda su mancanza farmacia): "...se mi serve una medicina devo andare nel quartiere vecchio, a Rogoredo, dove c'è una farmacia..."

2- (domanda su come era il progetto complessivo S.Giulia con anche la parte nord, non realizzata): "...proponevano un complesso residenziale integrato in una serie di servizi e in un parco, che se non altro catturava molto la fantasia delle persone che come me hanno scelto quest'area..."

3- (richiesta di vedere dove inizia la zona nord, con lavori mai iniziati): "...questa zona che al momento è cantiere [indicando la zona nord oltre via Cassinari, ndr] dovrebbe essere l'inizio del parco di Santa Giulia, l'area proprio non costruita ma realizzata a parco, delle dimensioni quasi del Parco Sempione. In mezzo ci sarebbe stata la realizzazione di residenze di lusso..."

4- (il giornalista sottolinea che quel giorno, ossia il 13 gennaio 2010, nonostante fossero terminate le festività natalizie, non c'era nessun operaio al lavoro): "...oggi no, oggi non si vede nessun operaio. I lavori effettivamente erano ripresi [intendendo dopo lo scampato fallimento, ndr], dopo le festività natalizie non abbiamo ancora visto una vera ripresa dei lavori..."

5- (domanda circa il tema dei tantissimi negozi non ancora assegnati e/o aperti): "...in quest'area dove ci dovevano essere parecchi negozi, possiamo verificarlo, la maggior parte sono ancora in vendita quindi non sono ancora insediati, mentre invece nelle parti alte dei palazzi si può vedere che ci sono dei residenti..."

Le suddette dichiarazioni non ci sembrano discostarsi dalla realtà che chiunque può osservare percorrendo le vie del nostro quartiere... giornalisti compresi.

Il giornalista ha fatto, infine, la domanda più "pericolosa", relativamente alla possibilità della non corretta bonifica del terreno su cui sorgono le nostre case. Il Presidente si è limitato a riportare il pensiero degli abitanti del quartiere: "La percezione dei cittadini ovviamente va dai cauti ottimisti, che pensano che tutto sia stato fatto per il meglio, alle persone molto preoccupate per la salute loro e dei loro cari...".

...continua

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